Voluta da Giovanni Malatesta da Verucchio, la facciata è rimasta trecentesca, mentre l’interno, dopo il crollo del terremoto del XVII secolo è stato restaurato con i dettami architettonici settecenteschi. All’interno è allocato un magnifico crocifisso ligneo del 1500 dono dei Conti Barzi-Mosca. Guardandolo attentamente e seguendo i numeri posti sull’altare il Cristo ha 3 espressioni ben definite (1-sembra che il Cristo possa proferire ancora alcune parole 2-il Cristo sta esalando l’ultimo respiro 3-la serenità del volto del Cristo morto)