Contemplativa - Gradara
Contemplativa - Gradara

CONTEMPLATIVA

ARTE TRA STORIA E CONTEMPORANEITÀ

Contemplativa è una mostra che ruota intorno al perno dell’osservare, dell’analizzare in profondità, un modo diverso ed intimistico di vedere le cose, di leggere la storia, di ammirare il paesaggio.

Il progetto prende le mosse dall’assunto che trasla il valore storico di Gradara nella contemporaneità, valorizzandone i punti di forza che sono appunto valore paesaggistico e storico, resistenza ed immutabilità attraverso il passaggio dei secoli. Questo piccolo, grande borgo marchigiano, si configura come luogo elettivo per l’espressione artistica, in quanto rappresenta la metafora del paradosso, l’immutabilità attraverso i secoli e la mutabilità di un turismo ricco e trasversale. La chiave di lettura, sia del turista che visita Gradara, sia della mostra, è sempre lo sguardo.

Contemplare, che è un verbo che significa soffermarsi con il pensiero su un oggetto che si osserva, allude addirittura al vedere “spirituale”, all’osservare un qualcosa di bellissimo e straordinario.

L’atto del contemplare ha anche una valenza sinestetica, ponendo in relazione vista e capacità interiore del sentire, ciò che posso vedere può avere anche un risvolto emotivo, ciò che osservo finirà per appartenermi. Tutto questo rappresenta la premessa che ha condotto alla realizzazione di questa mostra diffusa nel borgo di Gradara, quattro siti scelti dai dodici artisti che hanno deciso di condividerne la genesi e che hanno prodotto delle opere che interpretano il senso intimo della Contemplazione.

In mostra dodici diversi sguardi dal contemporaneo verso il passato, dodici poetiche differenti che si sono nutrite di particolari, di suggestioni e narrazioni che per sua natura concede la storia.

PLACE IN THE HEART
Acrilico su tela cm30x30 – 2024

Laura Baldini

Quattro siti espositivi che come un oasi offrono al visitatore una declinazione attiva dell’atto contemplativo, sublimato dallo sguardo di ciascun artista. I media espressivi utilizzati sono diversi, come tonalità vocali in un unico canto, compongono una ode ideale alla storia di Gradara, una sorta di ponte tra passato e contemporaneità.

Così la rotta per raggiungere l’intima bellezza è tracciata dalle immagini fotografiche esposte allo Spazio Arte in Borgo da Erman Izzi, Michele Palma, Alessandro Mazzoli che ciascuno a proprio modo segnano un passaggio attivo tra le pieghe della storia, tracciando una mappa emozionale molto marcata e unica. Nello stesso spazio convivono perfettamente le fragili opere di Madia Cotimbo, i disegni vagamente pop di Laura Baldini e le minuziose e sagaci opere di Lorenzo Amadori.
La stessa emozione che sentiamo netta e profonda nelle installazioni sublimi e caustiche allestite nella chiesa del Borgo da Elisa Di Domenicantono, Giuseppe Tomasello e Luca Piovaccari, o nell’opera nella vetrina del Museo delle Grotte di Gradara di Gianluigi Antonelli. Nei contenuti spazi della Vecchia sede della Proloco insistono le opere fotografiche di Marco Cappannini, sempre in bilico tra apparenza e profonda sostanza identitaria e quelle di Marianna Achille, che si esprimono attraverso un linguaggio molto vicino all’illustrazione ma con divagazioni che sondano le possibilità della materia.

Di tappa in tappa, questa mostra, costruisce un percorso che partendo dalla ricerca estetica, offre nuove chiavi di lettura per interpretare la relazione che esiste tra passato e futuro.

Venerdì 28 giugno inaugura a Gradara la mostra “Contemplativa: Arte tra storia e contemporaneità”. Un evento diffuso su quattro luoghi espositivi nel Borgo di Gradara, organizzato dalla Proloco di Gradara e curato da Roberta Ridolfi. La mostra intende condurre l’arte nei luoghi della vita sociale, fuori dalle sedi convenzionali, alla ricerca di nuove connessioni emotive.

Una mostra diffusa nel Borgo di Gradara, con quattro sedi espositive, al di fuori dai canali museali classici, per scendere nei luoghi dove vivono e si muovono le persone che ogni giorno vivono la bellezza di Gradara. “Contemplativa: Arte tra storia e contemporaneità”, evento espositivo organizzato dalla Proloco di Gradara con il contributo della Regione Marche e curato da Roberta Ridolfi, è una mostra che intende allargare lo spettro delle potenzialità comunicative dell’arte contemporanea, offrendo il punto di vista di dodici artisti che si sono misurati con la storia di Gradara, con l’ imponente architettura delle sue mura fortificate e della sua Rocca. Nelle opere è presente il filo rosso che in qualche misura simboleggia la continuità tra passato e presente, quasi a voler abolire le normali coordinate spazio temporali. Contemplare significa osservare, non semplicemente vedere, attraverso l’osservazione si sconfina in uno spazio sublime, in cui acquista valore assoluto la facoltà emozionale. La storia, comprese le sue divagazioni leggendarie, inevitabile nella tradizione popolare di un piccolo borgo, è il motore che governa la mostra e che diventa oggetto da contemplare.

I quattro luoghi espositivi sono la ex sede della Proloco di Gradara, a fianco alla porta del borgo, la Chiesa del Borgo, la vetrina del Museo delle Grotte e lo spazio privato a fianco alla Chiesa. Quattro punti vicinissimi che si trovano nel passaggio principale dei flussi turistici che ogni giorno visitano Gradara. Le sedi dell’evento, che sono segnalate da apposita cartellonistica, segnano idealmente quattro punti focali nel cuore pulsante del borgo, da questa sorta di quadrilatero dell’arte sono visibili la porta d’ingresso alla Rocca e, dal lato opposto, l’ingresso con arco della porta nelle mura del Castello, in alto l’abbraccio dei Camminamenti di Ronda, con i loro merletti che disegnano il cielo. E’ in questa porzione di borgo che già vive di innata bellezza che si è deciso di offrire una interazione con il contemporaneo e con il carico di estetica che esso implica. La mostra rappresenta un modo concreto per raggiungere pubblici che normalmente non fruirebbero dell’offerta culturale del contemporaneo, questa iniziativa va nella direzione del condurre l’arte nei luoghi della vita pubblica al fine di contribuire al dibattito sulla necessità dell’arte nella società attuale.

Protagonisti della mostra gli artisti:
Gianluigi Antonelli, Elisa Di Domenicantonio, Giuseppe Tomasello, Erman Izzi, Laura Baldini, Marco Cappannini, Madia Cotimbo, Alessandro Mazzoli, Michele Palma, Marianna Achille, Luca Piovaccari, Lorenzo Amadori.

La mostra resterà aperta dal giovedì alla domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e su prenotazione contattando la Proloco di Gradara ai numeri: 0541 96 41 15  e 340 143 6396.

Pro Loco Gradara

0541 96 41 15  –  340 143 6396
info@gradara.org  –  www.gradara.org
Ufficio Stampa_ roripress 347 268 5139