Il sorriso della Gioconda
Giovedì 18 luglio, ore 21.15
Gradara, Chiesa di San Giovanni Battista
Il ritratto della musica in Leonardo da Vinci
Festival MUSICAE AMOENI LOCI
Se il Maestro Andrea Del Verrocchio avesse mai immaginato quante se ne sarebbero dette sul conto del suo incredibile e talentuoso pupillo, lo avrebbe prudentemente rispedito a Ser Piero Da Vinci persuadendolo caldamente di formarlo al paterno impiego: il notaio… “Suvvia – avrebbe esclamato Verrocchio – si puole guadagnare per benino… la firma del ragazzo l’è bella e importante, l’è intelligente oltre modo… Ser Piero o c’ha solo un vizio di forma il su’ figliuolo per il rogito: gli garba di scrivere al contrario…”. Leonardo Da Vinci non è solo un artista e un genio italiano indescrivibile, ha oltre a ciò la caratteristica di essere diventato, nei secoli, una specie di bersaglio “immobile” di baggianate. Il colpo di grazia gli è stato scoccato dal più importante (per tirature e per yacht…) scrittore statunitense del XXI secolo, che ha trasformato il Cenacolo vinciano in una specie di matrimonio complottista tra Nostro Signore Gesù Cristo e Maria di Magdala. Purtroppo dopo la cosiddetta “Sindrome di Dan Brown”, la storia, la fede e la teologia non sono più le stesse… perciò sono oggi in molti a credere che Tom Hanks e Ricky Cunningham siano avatar della Dama con l’ermellino in un altro eone. Pazienza. Comunque, tornando a Gradara, nell’appuntamento di giovedì 18 luglio, Giovanni Cantarini, Ariel Abramovich, Gabriele Russo e il laboratorio Voce Poetica predisporranno un ritratto sonoro pregevole e filologicamente impeccabile, dell’opera – per i suddetti motivi – più equivocata e discussa dell’artista: la Monna Lisa.
Testo di Simone Sciocchetti